Data:
lunedì 14 aprile 2014
Testata:
La Provincia
Basket, A2 femminile.Gara bruttina, il fanalino di coda Viterbo espugna Crema
TecMar senza Spirito, è ko
Ormai salve e ‘in vacanza’, le cremasche salutano il pubblico amico con la sconfitta
di Tommaso Gipponi
CREMA — Una TecMar Crema già salva e con la testa in vacanza cede il passo al fanalino di coda Viterbo al termine di una partita che non sarà certo ricordata dagli amanti del bel gioco. Le cremasche hanno offerto una prova deficitaria sotto tutti i punti di vista, lasciando un po’ di amaro in bocca al proprio pubblico che avrebbe voluto salutarle con una vittoria, o comunque con una prestazione degna del bel cammino offerto in questa seconda fase di campionato. Inizio troppo molle della Tec- Mar, 2-9 al 3’ con Spirito tra le ospiti subito in grande spolvero. Crema difendeva tutto sommato discretamente, anche se le avversarie davvero non sembravano niente di trascendentale, ma era in attacco che le biancoblù facevano enormefatica,con poche idee e messe male in pratica (8-17 al 14’), in una prima metà da festival degli orrori in cui a Crema andava quasi di lusso chiudere sul meno 6. Nella ripresa Viterbo si teneva sempre avanti con Spirito e Rejchova. Provava una reazione la TecMar coi canestri di Rizzi e gli 8 punti con due triple di Caccialanza (27-28 al 25’), ma la difesa non aveva continuità e sempre l’ottima Spirito firmava un nuovo break per le ospiti (27-34), che chiudevano anche la terza frazione con sei lunghezze di vantaggio. Nell’ultimo quarto le cremasche provavano a forzare ma mancava la lucidità necessaria in attacco, e così Viterbo coi canestri di Spirito e Lascala riusciva a costruirsi ilvantaggio decisivo per conquistare una vittoria che lo tiene ancora in vita per il discorso playout. Per la TecMar invece un’ultima prova da disputare giovedì a Civitanova, ma si spera con tutt’altro atteggiamento. A fine gara comunque significativo l’ap p la uso del pubblico biancoblù alle proprie ragazze per un’anna ta dove, pur tra mille difficoltà, non sono mancate le soddisfazioni, e dove è arrivata una salvezza assolutamente meritata.